“In HiSolution siamo convinti che la sicurezza di dati aziendali debba essere considerata una priorità, dove la rete fonia deve essere ritenuta parte di un perimetro infrastrutturale da proteggere anch’esso con password sicure e aggiornate frequentemente, con la rete messa in sicurezza attraverso firewall ed endpoint con servizi evoluti e con strumenti adatti per l’ispezione dei pacchetti VoIP”
Con queste parole estratte da una sua recente intervista, Guido Gelli, Delivery Manager di HiSolution, introduce il tema di questo articolo. Parleremo di sicurezza dei dati, un tema che, oggi più che mai, richiede attente valutazioni sotto ogni punto di vista. Ci siamo già occupati in più occasioni di Cyber Security e la sua importanza è stata più volte sottolineata. Con la crescente digitalizzazione dei processi proteggere i propri dati è diventata, per ogni azienda, una necessità primaria.
Ma quali sono le tecnologie che permettono oggi l’implementazione di sistemi di sicurezza affidabili? Su quali strumenti possono contare le organizzazioni per garantirsi la necessaria sicurezza?
In questo approfondimento andremo ad esplorare e mettere a confronto due diverse tecnologie.
Parleremo di Edge Computing e Cloud Computing. Due tecnologie attualmente sotto i riflettori della comunità IT.
Partiamo dal principio. Che cos’è l’Edge Computing?
Letteralmente “elaborazione al margine”. L’Edge Computing è una tecnologia di elaborazione dati che avviene nelle immediate vicinanze del luogo da cui essi vengono generati. Non trasmessi dunque ad un Data Center, ma elaborati dal dispositivo stesso di partenza. Input e output a poca distanza tra loro. Un modello computazionale ritenuto da molti vantaggioso che vede la sua applicazione in vari ambiti, primo fra tutti quello dell’IoT. Grazie infatti all’immediatezza dell’elaborazione dei dati risulta essere la tecnologia più utile all’Internet of things. Potendo analizzare ed elaborare un’ ingente mole di dati in tempo reale permette ai dispositivi intelligenti una risposta immediata.
Come dicevamo i campi in cui l’Edge Computing può essere vantaggioso sono molteplici. Nelle transazioni finanziarie gestite dalle banche, nei micro data center del settore retail, nelle telco e in tutti i campi che richiedono un’applicazione ad alto consumo di banda. In ognuno di questi ambiti, neanche a dirlo, la sicurezza dei dati, è un elemento di primaria importanza.
I vantaggi della tecnologia Edge Computing
A proposito di sicurezza dei dati, il primo vantaggio che deriva dall’implementazione di questa particolare tecnologia è, appunto, la sicurezza. Infatti è grazie alla natura stessa dell’architettura Edge che si possono semplificare le implementazioni dei protocolli di Cyber Security. Essendo questa un’architettura non centralizzata, ma distribuita, è possibile intervenire solo sulle zone compromesse dagli attacchi hacker. Isolando queste infatti non vi è la necessità di bloccare la totalità della rete.
Un altro vantaggio dell’Edge Computing è rappresentato dalla sua scalabilità, la quale lo porta ad essere una tecnologia molto versatile. Fondamentale infatti per le aziende in continua evoluzione poter espandere la propria capacità di elaborazione senza interventi economici troppo onerosi. Interventi come quelli richiesti, ad esempio, dalla costruzione e manutenzione di un Data Center.
Ancora tra i vantaggi troviamo la velocità. Ingenti infatti in termini economici possono essere i momenti di latenza dei dati per le aziende. La loro riduzione è dovuta proprio alla vicinanza fisica e all’elaborazione dei dati in prossimità della fonte.
Edge Computing Vs Cloud Computing. Il dibattito è aperto
Abbiamo anticipato in apertura come l’Edge Computing e il Cloud Computing abbiano attualmente i riflettori della comunità IT puntati addosso.
Esiste per la verità un vero e proprio dibattito aperto sulla questione.
Da un lato i sostenitori degli innegabili vantaggi del Cloud Computing. Dall’altro coloro che, forse in maniera più lungimirante, vedono nel Edge Computing una svolta epocale.
Va prima di tutto sottolineato come le due tecnologie, diverse tra loro, non possano essere considerate intercambiabili. L’una non può sostituire l’altra.
Entrambe hanno punti di forza e criticità. Ed entrambe hanno caratteristiche vantaggiose in ambiti specifici, come ad esempio nella sicurezza dei dati.
Se dovessimo tracciare una linea netta per distinguere le due tecnologie potremmo affermare quanto segue. Mentre il Cloud Computing viene utilizzato per elaborare dati che non dipendono dal tempo, l’Edge Computing si impiega, al contrario, per l’elaborazione di dati sensibili al tempo.
Il punto di vista di HiSolution
“Il mondo di oggi è ricco di dati, i dati sono ovunque. Allo stesso modo le nuove tecnologie, come l’IoT, il 5G, la realtà aumentata, creano una grande mole di informazioni che avvicinano sempre più l’uomo. Il remote working, ad esempio, enfatizza questo aspetto: si vede infatti come la tecnologia e un maggior numero di dispositivi mettono in comunicazione l’uomo e i dati, accesso alla rete da e verso l’esterno. Il Cloud lo supporta e facilita l’accesso ai dati, ha notevoli capacità di computing e storage, ma una tale pressione sulla larghezza di banda richiede un diverso tipo di infrastruttura e una completa revisione dei sistemi può risultare costosa e impegnativa in termini di risorse per le aziende. È proprio qui che entra in gioco la tecnologia Edge.”
È ancora una volta la voce del nostro Delivery Manager, Guido Gelli, ad esporre la visione di HiSolution sulla questione. Oltre quindi alla sicurezza dei dati di cui si parlava in apertura, qui si parla, in perfetto stile HiSolution, di vantaggi per le aziende. Al di là dei tecnicismi, ciò che conta nelle nostre scelte è il risultato finale che si riflette sui nostri clienti. Siamo da sempre impegnati nella selezione delle migliori tecnologie per garantire alla aziende il massimo delle performances per il loro lavoro.
La nostra esperienza ci sostiene anche nel guardare oltre il presente ed immaginare ciò che la tecnologia ci riserva per il futuro.
“L’Edge Computing è un’importante svolta che alimenterà le applicazioni e fornirà risultati che il Cloud Computing non potrà mai raggiungere”.
Guido Gelli