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Prepariamoci a settembre: è tempo di Hub Working

nuove modalità di lavorare in team e in spazi condivisi

Che il workplace aziendale sia una nuova prospettiva nel mondo del lavoro è un dato di fatto, ma hai mai sentito parlare di Hub Working?

Questa di oggi è solo la prima fase di transizione verso un modello di workspace ibrido in cui colleghi e CIO sono in accordo sulla scelta di scegliere se recarsi sul posto di lavoro o se lavorare da remoto in spazi condivisi.

Hub sparsi per il territorio nazionale, per il mondo sono le nuove sedi di incontro e di condivisione tra persone.

Ma che cos’è l’Hub Working?

L’Hub Working è l’evoluzione del coworking. È un modello innovativo che permette la gestione efficiente dell’esperienza lavorativa promuovendo una collaborazione strutturata e organizzata delle risorse secondo logiche human-centric che, anche grazie alla tecnologia, garantiscono le migliori condizioni di comfort, fruibilità ed efficienza lavorativa.

Siamo consapevoli di quanto i modelli degli spazi di lavoro stiano evolvendo abbracciando anche il supporto di nuove tecnologie.

La necessità di un modello di lavoro flessibile adattabile ad esigenze sempre più mirate e pretenziose delle aziende si concretizza nello smart working e nella gestione di un workspace ibrido.

Workspace in cui le persone possono scegliere, in accordo con l’azienda e a seconda dell’esigenze, se recarsi o meno sul posto di lavoro o seguire il proprio lavoro in hub aziendali sparsi sul territorio.

Hub Working, l’innovazione comincia dall’ufficio

Coworking o Hub Working? Entrambi. Il coworking è una soluzione ancora valida ma che si sta evolvendo verso l’hybrid workspace e l’hub working.

Possiamo considerare l’Hub Working l’evoluzione della concezione del coworking, le aziende che fondano la propria filosofia sul work-life balance ne vedono le opportunità, ovvero una riduzione dei costi e ottimizzazione di tempo che, di conseguenza, vanno ad influire positivamente sulle performance dei dipendenti e dei collaboratori.

“L’hub working è un’altra tipologia di lavoro agile, che ben si scosta dalla dinamica bipolare del remote working e del lavoro in azienda. È interessante questa nuova “corrente” soprattutto perché risponde alle difficoltà dei lavoratori di poter fare smart a casa propria per motivi di connettività wifi scarsa, spazi abitabili ristretti e isolamento da forme di aggregazione” sostiene Giulia Ruggi, Head of Marketing di HiSolution

Che cosa deve avere uno spazio di Hub Working

Un’adeguata infrastruttura hardware è sicuramente un buon punto di partenza per avere un Hub Working strutturato ed efficiente. Da non trascurare soluzioni all-inclusive che comprendono desk, sale meeting, tecnologie di UCC e piattaforme di videoconference e tutti gli spazi di lavoro fisici e digitali che favoriscono l’incrocio di esperienza multiple.

Le sedi di lavoro diventano luoghi capaci di migliorare il benessere, la ridistribuzione degli spazi, l’efficacia delle tecnologie e soprattutto la qualità delle relazioni negli ambienti di lavoro, che diventano così “sensibili” ovvero capaci di ascoltare chi li vive.

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