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Industria 5.0: la tecnologia al servizio dell’umanità

La digitalizzazione e le nuove tecnologie hanno portato dei cambiamenti profondi in ogni ambito della società. In particolare nel settore dell’impresa con una nuova rivoluzione industriale.  Nello specifico, l’emergenza sanitaria degli ultimi anni ha sottolineato la necessità di un nuovo cambiamento nel settore dell’industria. Vediamo cosa vuol dire il termine Industria 5.0 e come cambia il rapporto tra tecnologia e società.

Cos’è l’Industria 5.0

Ogni cambiamento nell’ambito della capacità produttiva di una società determina dei risvolti profondi. Creando un legame stretto e indissolubile tra economia e vita quotidiana. Alla fine del 1700 la macchina a vapore determinò la prima rivoluzione industriale, stravolgendo la produttività, ma anche il modo di spostarsi e di vivere. Un secolo dopo furono introdotte nuove tecniche per la produzione di massa. Queste crearono un’industria che offrisse prodotti sempre più accessibili a un target di ampio di persone. La terza rivoluzione industriale si è avuta nel 1970 quando furono introdotti i computer e con l’avvento dell’era digitale.

Nel 2011 in Germania fu utilizza la parola Industria 4.0. Utile a sottolineare una nuova rivoluzione strettamente connessa all’utilizzo della tecnologia e che ha portato a semplificare i processi produttivi con l’automazione.

Oggi questa evoluzione del sistema industriale sembra essere pronta per una nuova crescita. Ad esserne portavoce è la Comunità Europea che ha coniato il termine di Industria 5.0.

I principi dell’Industria 5.0

Una nuova visione di benessere, in cui le tecnologie e l’innovazione vengono impiegate per aumentare la produttività dell’industria. Per renderla più flessibile, ma al contempo capace di portare benessere alla qualità di vita delle persone. Infatti, nell’Industria 5.0 non è l’uomo che deve “aggiornarsi” sulle nuove conoscenze digitali. Saranno invece queste ultime ad integrarsi nella vita del singolo individuo diventando un aiuto sia dal punto di vista professionale che personale.

Questo processo si basa su tre principi fondamentali.

1) La centralità dell’uomo 

Con l’automatismo dell’industria 4.0 si è posto in evidenza come nel processo produttivo il ruolo del lavoratore può fare la differenza. La tecnologia non deve essere considerata come una forma di sostituzione del lavoratore, ma si integra con le abilità umane e con le sue conoscenze. Nell’Industria 5.0 questa sinergia si amplifica e si evolve nuovamente, considerando il lavoratore come una forma di investimento indispensabile per un’azienda. La tecnologia permetterà di semplificare i processi lavorativi e creare spazi di lavoro sempre più integrati al benessere fisico e psicologico del dipendente.

2) Autosostenibilità

L’Industria 5.0 rispecchierà l’attenzione della società nei confronti dell’ambiente e si porrà attenzione all’ecosostenibilità. Ciò significa almeno due cose. In primis dotare le aziende di nuove fonti di energia rinnovabile, come quelle eoliche o i pannelli fotovoltaici, e al contempo ridurre sprechi energetici. Questo richiederà una progettazione attenta delle nuove industrie con spazi adeguati per i lavoratori, come giardini, luoghi di ristorazione e di riposo. Ma anche una riqualificazione di quelle esistenti, rendendole sempre più efficienti. In questo processo sarà necessario ridurre anche gli sprechi collegati alle fonti energetiche e all’impiego dei materiali che potranno essere riciclati.

3) Flessibilità e resistenza

L’evento straordinario come l’emergenza da Covid-19 ha sottolineato la fragilità di un’industria che può vedere il processo produttivo interrotto all’improvviso. La rivoluzione dell’industria 5.0 prevedrà aziende che dovranno avere le forze e la capacità di adattarsi ai cambiamenti. Attraverso soluzioni innovative come le collaborazioni digitali, senza però gravare sulla loro capacità economica.

Industria 5.0 e il rapporto con la società

L’obiettivo che si vuole raggiungere con l’Industria 5.0 è quello di creare un perfetto equilibrio tra società, tecnologia e industria. Il fine è quello di migliorare a 360° la vita dei cittadini. In questa prospettiva, l’Industria 5.0 non dovrà essere considerata solo un modo per muovere l’economia. Dovrà essere invece uno strumento per creare nuove opportunità di benessere, salvaguardare l’ambiente e tutelare le risorse.

A questo si aggiunge una sua azione nell’ambito sociale. Migliorando la qualità di vita dei lavoratori, ma anche della comunità circostante. 

Acquisirà insomma il ruolo di artefice di una prosperità accessibile a tutti.

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